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Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano

Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 26 ottobre 2003

Giuliano Monaco Responsabile della Comunità Primavera accoglie Mons. Mani

Il 26 ottobre 2003 si è svolto il Raduno Regionale della Comunità Primavera del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Il tema del Convegno è stato Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano (Luca 11,28). Invitati a svolgere le relazioni sono stati Don Renato Tisot, e il laico Gordon Fitz, proveniente dall'Isola di Malta.

La giornata è iniziata presto per i fratelli della Comunità: già alle otto del mattino numerosi fedeli si accalcavano all'ingresso del Padiglione. Alle otto e trenta è cominciata la preghiera di lode e adorazione cadenzata dagli ispirati canti proposti dalla corale, che hanno scaldato i cuori, coinvolgendo tutti i presenti nella lode, all'unisono rivolti al Signore.

Prima che intervenissero i Relatori della giornata, il Responsabile della Comunità, Giuliano Monaco, ha dato il Benvenuto al Convegno all'Arcivescovo Mons. Mani e, tutti in piedi, con un accorato Alleluja, canti di festa e applausi, hanno accolto in un abbraccio filiale il nuovo Pastore della Diocesi di Cagliari.

>Mons. Giuseppe Mani Arcivescovo di Cagliari

Sua Eccellenza Mons. Mani ha subito manifestato la Sua gioia e la Sua gratitudine per tanta accoglienza calorosa ed ha rivolto delle significative parole alla Comunità: Cari amici, sono felicissimo di trovarmi qui con voi e non è una convenienza dirvi questo, perché è la pura verità; cominciare la mia Domenica con un contatto con voi, una Comunità gioiosa, una Comunità piena di vita, una Comunità che esprime davvero il giorno del Signore, una Comunità che si chiama Primavera, è una gran cosa! E chiamarsi Primavera, credetemi, è davvero un programma per la vostra esistenza. Perché la vita di ogni giorno è impastata di Mistero Pasquale e voi sapete che il Mistero Pasquale è il passaggio continuo dalla morte alla vita. E nella misura in cui uno capisce che la vita è impostata sul Mistero Pasquale, capisce il significato profondo della vita e vive bene. ...La vita è un continuo passaggio dalla morte alla vita, ...e c'è la vita nella misura in cui si accetta la morte: si accetta la morte in vista della vita. ...Gesù ce lo ha detto con molta chiarezza: Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. E' la croce: dalla croce non si scende, dalla croce si risorge! Il Padre ha risuscitato il Figlio ed ogni morte è stata vinta in Lui. Chi non crede che dopo la morte viene la vita, ha proseguito, sarebbe come non credere che dopo la notte viene il giorno. Ha poi concluso: Chi si chiama Primavera deve sapere che viene dall'inverno e va verso l'estate! Vi auguro che possiate scrivere il vostro nome nel vostro cuore, perché venite dall'inverno, prospettiva verso l'estate che è caratterizzata dall'esplosione di frutti e, perciò, andate verso la Resurrezione, verso la vita. Solo chi lavora, solo chi edifica, solo chi si impegna, solo chi offre salvezza avrà il trionfo e la vittoria in Cristo. Di seguito, l'Arcivescovo Mons. Mani ha impartito la Benedizione suscitando nell'assemblea uno scrosciante applauso.

Gordon Fitz

E' stata data la parola a Gordon Fitz che ha esordito con una breve testimonianza della sua trasformazione totale, avvenuta nell'adolescenza, dopo una ricerca inquieta e insistente della presenza di Dio. Quando avvertì il Signore davvero vicino, scoprì che la sua vita spirituale non era più legata a dei rituali e a delle norme, ma che era diventata esperienza costante di Dio. Gordon si è poi soffermato sulla Lettera ai Romani 8,26-27 evidenziando che Paolo, in questo suo brano, parla del desiderio dell'umanità della liberazione completa dalla schiavitù del peccato perché riacquisti lo stato di Grazia. Ma lo Spirito, che vuole sempre la salvezza dell'uomo, viene in aiuto alle sue debolezze e alle schiavitù del mondo materiale che lo allontanano dalla Verità spirituale, e questo può avvenire solo se nell'uomo c'è la volontà di accogliere la Grazia Spirituale. Sono io disposto a fare ciò che dice il Signore, anche se quello che faccio mi fa apparire stolto? Con il dono delle lingue, ad esempio, agli altri posso sembrare un buffone, ma esso, oltre che essere uno strumento di preghiera, ci insegna anche l'umiltà. Se, con fede, siamo disposti a cooperare con lo Spirito, Egli ci condurrà ad una profonda crescita spirituale. Per ricevere la Grazia di Redenzione l'uomo deve conoscere Gesù, la Sua Parola, il Suo Insegnamento, accostarsi regolarmente ai Sacramenti e, quando in lui c'è l'impegno di aprirsi a Cristo, di entrare in una relazione intima con Lui e diventarne apostolo di qualità, pronto, senza riluttanza, a compiere la Sua Volontà, questo è il segno più tangibile e inequivocabile che è aperto alla Grazia dello Spirito. Anche Gesù nel Getsemani esprime il Suo desiderio, ma dice anche: Sia fatta la Tua Volontà. Gesù entra, quindi, in relazione intima con Dio Padre attraverso l'ubbidienza e la fiducia. Anche tutti noi dovremmo dire e ripetere con Cristo, nella nostra preghiera personale, le stesse parole: Sia fatta la Tua Volontà nella nostra vita. Ma desideriamo veramente l'adozione a figli più di ogni altra cosa? Se è questo che abbiamo nel nostro cuore, se desideriamo con insistenza ciò che ci attira a Dio, Lui può trasformare ogni figlio di Dio, proprio perché ci affidiamo alla Sua Volontà. Obbedienza, quindi, a Dio, obbedienza al Logos che è il comando di Dio, i Suoi pensieri e le Sue parole. Ma quanto è disposto l'uomo a mettere in pratica il Logos che esige ubbidienza anche a rischio della sua vita? Il Signore ci richiama e ci invita a non bramare secondo il mondo secolare ma secondo quello eterno del Regno di Dio. Questo è il Logos e... Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano.

Don Renato Tisot

E' intervenuto Don Renato Tisot che, nel suo coinvolgente intervento, ha affermato che è importante il tempo cronologico, il Kronos, ma altrettanto lo è il Kairós, cioè il momento in cui il Signore ti tocca personalmente e ti dona una Parola. è importante perché di quella Parola poi ci chiederà conto: con essa intende affidarci una missione a beneficio dei nostri fratelli. In esso c'è, quindi, tutto il Suo disegno, tutto il Suo insegnamento: la Verità! E quando la Parola di Dio entra e rimane in noi, noi stessi diventiamo Parola e la Parola diventa pane di vita. Il Kairós che ha inciso su tutta la generazione umana è l'Annunciazione a Maria: Lei, chiamata per dire Sì al Verbo che ha voluto farsi Carne dentro di Sé, ha detto Sì a Gesù, al Messia, al Salvatore dell'umanità, a Colui che, a Sua volta, ha detto Sì al Kairós di Dio Padre, offrendo il sacrificio di Se stesso per la nostra salvezza. Ma il Kairós riguarda l'umanità intera e la risposta dell'uomo a questa chiamata del Padre è: Sì! Sia fatta la Tua Volontà! Non lasciamoci vincere dall'orgoglio, dalla superbia e dall'idea di ricondurre a noi stessi ogni sorta di valore, dobbiamo capire piuttosto che il vero valore nell'uomo è il Soffio caldo della Parola di Dio: il Kairós!

Padre Giuseppe Pireddu

Accolto da un caloroso applauso, Padre Giuseppe Pireddu, Vice-Postulatore della Causa di Beatificazione di Simonetta Tronci, co-fondatrice della nostra Comunità, ci ha presentato la figura di questa nostra sorella che ha lavorato per un'unica persona: Cristo. Ha sottolineato soprattutto che Simona ha una sfida per tutti noi: giocarsi tutto per Cristo, perché sia la gioia dei giovani, perché il Rinnovamento Carismatico sia profezia di Santità, perché la Chiesa sia Comunione di fede. Padre Beppe ha fatto notare che Simona è un dono speciale dello Spirito di Dio, facendo proprie le parole che il Santo Padre ha riservato ai giovani: ...I giovani si sono rivelati un dono speciale dello Spirito di Dio ad una Chiesa che vuole che i laici diventino Santi....

Nel pomeriggio si è recitata la Coroncina della Divina Misericordia e, poi, sono intervenuti Don Renato e Gordon.

Don Renato, dopo averci reso partecipi di alcune esperienze vissute nelle varie realtà nelle quali il Padre lo ha chiamato ad essere strumento al servizio della Sua Parola, ha detto che l'umanità vive in un mondo sempre più scompensato, in una cultura di violenza e di morte che può portarlo all'autodistruzione. Ma perché e che cosa induce l'uomo a vivere in questa condizione di odio e di vendette? La risposta sta nel cuore dell'uomo, dominato dall'egoismo e dalla sete di potere. Manca nel cuore dell'uomo lo Spirito di Verità, gli manca la legge dell'amore, gli manca Cristo. Eppure nella mente del Cristiano c'è un anelito profondo di speranza, di qualcuno che possa salvarlo, che spesso lo induce a domandarsi: se Dio esiste, perché non interviene? Ebbene, per il Signore nessuno va perduto, Egli sta operando e interverrà col Suo Santo Spirito affinché si ristabiliscano nell'uomo i valori cristiani e la capacità di trovare la via del ritorno. Chi crede nella violenza e nel dominio della violenza non sa che l'Amore e la Verità trionferanno sempre. Già nell'uomo si avvertono grandi segni: anche se, per la sua debolezza, è attratto dal mondo materiale, c'è in lui un'ansia religiosa, c'è il desiderio di Cristo, il Dio di Misericordia e di Amore, il Dio vero. Non facciamoci illusioni: solo Cristo ci salverà! La storia va verso Cristo.

Nel suo intervento, Gordon ha affermato che il Signore in questo Convegno vuole dare un messaggio particolare ed ha sottolineato che, affinché lo Spirito possa operare in noi, è necessario conoscere Gesù e la Sua Parola. Vivere in Gesù significa vivere in intimità con Gesù, in unione con Lui. Per guarire, ogni uomo deve cercare Gesù, deve tornare da Lui. Ecco perché Gesù ha scelto il pane ed il vino per entrare in noi: Egli vuole entrare in ogni angolo del nostro corpo come avviene per il cibo trasformato in Sangue. Questo è il messaggio dell'Eucaristia. Noi siamo dei privilegiati perché viviamo in questo tempo: con Gesù abbiamo tutto. Quando noi Lo invochiamo nella nostra camera o Lo riceviamo nell'Eucarestia, Lui è davvero presente. Noi non meritiamo nulla di tutto questo, ma Lui, che è Dio d'Amore, vuole dare a noi il privilegio di conoscerLo intimamente. Però, maggiori sono le grazie ed i privilegi, maggiori sono anche le responsabilità al cospetto del Signore. Questo è il messaggio che il Signore oggi vuole dare a ciascuno di noi.

Con la Santa Messa, officiata da Don Renato Tisot, si conclude il Convegno, mentre canti di ringraziamento a Dio si elevano solenni. Il Convegno è finito, ma il cammino dell'uomo di fede continua perché si realizzi il Regno di Dio, il nostro traguardo di Beatitudine.

L'Incontro di Preghiera Settimanale