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Attingete forza nel Signore e nel vigore della Sua potenza

Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 23 Novembre 2008

Splendido e storico incontro quello vissuto dalla Comunità che si è radunata in Convegno il 23 novembre 2008, Festa di Cristo Re, per meditare sul tema: Attingete forza nel Signore e nel vigore della Sua Potenza (Efesini 6,10). Don Gabriele Amorth ed Ivan La Ferla, i Relatori che si sono alternati al microfono per guidare le meditazioni. La giornata è iniziata con una intensa preghiera di lode e adorazione, guidata dai fratelli del Ministero dell'Animazione, e sostenuta dalla Corale della Comunità. Da subito si è avvertita una particolare unità di cuori, che si è espressa con una lode profonda e coinvolgente.

E' stato invitato a prendere la parola Don Gabriele Amorth che, nel suo primo intervento, ha meditato sul tema Un incontro con Gesù.

Ha subito affermato di essere stato colpito dall'incontro di Gesù con la peccatrice (Lc 7,36-50) perché somiglia a quello di ognuno di noi. Si tratta di un incontro fatto di soli gesti, piuttosto che di parole, nel quale la peccatrice rimane sconvolta.

gabriele

Notiamo come Gesù si sia soffermato sull'amore, ponendo a raffronto il comportamento della donna con quello di Simeone, che non ha fatto nulla e non ha amato. Don Gabriele ha sostenuto che non ci salva la stima ricevuta dagli altri ma la fede in Dio e l'amore per Lui, ed ha invitato a non condannare nessuno, proprio perché ognuno può scivolare nel peccato. Don Gabriele ha poi parlato della carità, la quale è il fondamento della vita cristiana, come egli stesso l'ha definita. La vera carità, che probabilmente non abbiamo mai vissuto pienamente, sta nel cuore del Cristianesimo, è l'amore che unisce le Tre Persone della Santissima Trinità, quell'amore che unisce le famiglie e, quindi, la società, così tanto bisognosa dell'amore di Dio. Questo amore che chiamiamo carità non dipende dal sentimento ma da Dio, infatti dobbiamo amare come Lui ci ama. Il precetto della carità deve essere una continua ricerca che ci deve portare ad affermare quanto l'Apostolo Paolo asseriva per sé: Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Se ci ameremo tra noi e se il nostro amore sarà un riflesso di quello Trinitario, ha poi concluso Padre Amorth, il mondo crederà finalmente in Gesù.

Ivan La Ferla, leader carismatico della Comunità di Malta, ha esordito parlando dell'amore fraterno ed ha invitato tutti i presenti a porsi degli interrogativi riguardo alla testimonianza di fede che ciascuno, nel proprio ambito familiare così come in qualunque altro nel quale è chiamato ad operare, è capace di portare, affermando che il Signore oggi vuole usare ognuno di noi.

ivan

Come ha scritto la Serva di Dio Simona Tronci nel suo diario: Signore, ora sono davanti a Te, sento le spalle pesanti, è la croce dei fratelli, è la responsabilità verso di loro e verso di Te..., anche noi dobbiamo avvertire la responsabilità dei fratelli che il Signore ci ha posto accanto.

Dopo aver ringraziato il Signore con alcuni canti per le parole incisive di Ivan e di Padre Gabriele, in occasione dei 30 anni di storia sacra della nostra Comunità si è voluto onorare l'avvenimento con la proiezione di un filmato, che ha inteso ripercorrere i momenti più significativi, vissuti nel corso degli anni.

Al termine delle immagini il Responsabile della Comunità, Giuliano Monaco, ha voluto condividere, con una commossa quanto intensa testimonianza, l'esperienza vissuta da otto giovani, che si sono lasciati guidare dallo Spirito Santo. La nostra vita è stata un soffio, - ha detto Giuliano - ci siamo accorti che trent'anni sono volati... Nel filmato, abbiamo visto un gruppo di giovani che, sull’esempio di Simona, hanno rinunciato ai propri piaceri e hanno messo Dio al primo posto, anziché riservarGli solo i ritagli delle proprie giornate. Il Signore, infatti, ci chiederà conto di come abbiamo trascorso la nostra vita, perché Lui non si accontenta delle briciole: vuole tutto il nostro tempo, in un mondo che chiede ed ha bisogno di aiuto. E' importante portare il Vangelo a questo mondo che, come è emerso nell'ultima Conferenza Internazionale della Catholic Fraternity, si sta scristianizzando: è urgente che venga riaffermata la Signoria di Cristo.

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Stiamo perdendo la fede, è subentrato il relativismo, e davanti a questa società che si paganizza, la domanda è una sola: Quando Cristo tornerà, troverà la fede sulla terra? Troverà un mondo che crederà solo in ciò che è materia, o crederà nella presenza dello Spirito Santo e che Gesù è veramente Risorto?

Un lungo applauso ha fatto seguito alle parole di Giuliano per ringraziare di cuore il Signore di questa testimonianza, e ancor più per il dono della Comunità Primavera, con la quale ha voluto arricchire la Sua Chiesa mediante l'azione del Suo Spirito.

Nella sessione pomeridiana del Convegno, è stato ancora invitato al microfono Ivan La Ferla, il quale ha offerto interessanti spunti e suggerimenti sul Come difendersi dagli attacchi del maligno. Ha esordito affermando che per poterci difendere da qualcosa, è necessario conoscerlo nelle sue cause, e il male si interpone tra me e Dio.

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Il male, ha ribadito Ivan, ci toglie il coraggio di guardare il Signore, non ci fa pensare come pensa Dio. Ma noi abbiamo la possibilità di rinunciare al male e di decidere stare dalla parte di Dio. Abbiamo, infatti, tutta l'autorità data da Gesù per poterlo superare, ma dobbiamo indossare l'armatura di Dio (Efesini 6,11-17) per poter resistere ad ogni insidia del maligno ed essere perseveranti nel ricercare e trovare Cristo nella Comunità. Ivan ha ricordato, al riguardo, quanto Simona ci ha lasciato nei suoi scritti: Signore Gesù, non separarci, ma tienici uniti, fa che siamo, in Te, una cosa sola. Quando siamo uniti tra noi e in comunione con Cristo, infatti, siamo al sicuro da ogni male, mentre da soli siamo fragili e facili prede del nemico.

Don Gabriele Amorth, nel suo successivo intervento, ha rafforzato il concetto che il male purtroppo c'è, ma noi possiamo prevenirlo e difenderci da esso. Perché Satana esiste ed opera con infaticabile zelo. Come ci si difende da queste cose? Per prima cosa si deve vivere in grazia di Dio e ricorrere spesso alla Confessione Sacramentale: essa è più efficace di qualunque esorcismo. Dobbiamo fare come gli atleti, i quali si allenano con costanza e perseveranza, per non perdere la prestanza fisica. Ecco perché è fondamentale alimentare la fede: se essa cala, si rischia di farsi attirare dalle storture e falsità del mondo... Perciò dobbiamo leggere continuamente la Bibbia, con la certezza che sia veramente Parola di Dio, meditando su ciò che Dio ha rivelato e, soprattutto, vivere in Comunità, preferendo l'aiuto reciproco.

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Una intensa preghiera per la guarigione condotta da Padre Amorth, Ivan e Giuliano, con il supporto della corale, ha donato ai presenti una rinnovata speranza e la fiducia nella potenza misericordiosa di Dio, che si inchina volentieri a fasciare ogni ferita dei Suoi figli tanto delicati e immensamente amati.

Durante tale giornata così speciale hanno partecipato commossi anche i Responsabili di alcuni Movimenti Ecclesiali con i quali, da vari anni, si è intrapreso un cammino di stima reciproca e di comunione fraterna.

Il Convegno si è concluso con la Celebrazione Eucaristica officiata da Padre Gabriele Amorth. Al termine della giornata una luce nuova ed una grande gioia scaturiva dai volti dei presenti, soprattutto per aver ricevuto dal Signore la forza di vivere il Vangelo e di superare le difficoltà quotidiane.

L'Incontro di Preghiera Settimanale