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Ricordo di Padre Clemente Pilloni, cappuccino

Consigliere Spirituale della Comunità Primavera

clemente

Vogliamo ricordare qui una persona tanto cara, a noi tanto preziosa: il nostro caro Padre Clemente che è salito al cielo il 22 Novembre, nella ricorrenza della Patrona del canto Santa Cecilia, ed i suoi funerali, svoltisi il 23 Novembre, ricorrenza del suo onomastico.

P. Clemente fu tra i primi frati che ci accolse dai Padri Cappuccini, da subito volle conoscere la storia della Comunità. Rimase affascinato dal nostro cammino, dalle vicissitudini dolorose e anche dalle numerose grazie che il Signore ci aveva elargito. Si instaurò tra noi un profondo legame spirituale e P. Clemente ascoltava il susseguirsi degli eventi di sofferenza intercalati da rari momenti di consolazione.

Ma molto di più, lo incuriosì la storia di Simona Tronci che, poi, definì SACRA. Padre Clemente si sentì fortemente attratto dalla spiritualità di Simona e, con tenace insistenza, continuava a chiederci di parlargli di lei, voleva sapere di più, voleva conoscere i particolari della sua vita spirituale. Simona entrò nel suo cuore finché, un giorno, Padre Clemente ci disse che percepiva in Simona un forte profumo di santità, e lui, che aveva già esperienza di santi come Vice-Postulatore per fra' Nicola da Gesturi, oggi Beato, disse che, a suo parere, anche Simona aveva tutte le credenziali e le carte in regola per poter essere beatificata. Dopo aver ascoltato la storia di Simona e aver letto i suoi diari decise, con il consenso dei suoi Superiori, di scrivere un libro su di lei.

Padre Clemente era un frate eccezionale, un uomo di grande umanità, di grande esperienza e saggezza, estremamente chiaro. Sapeva infondere sollievo, fiducia e speranza... Al solo vederlo passeggiare con la sua stazza, dava la parvenza della roccia; quella roccia su cui si può costruire la Fede... Era un grande esempio di Fede!

Quanti sorrisi ha donato alle persone più preoccupate! Lo ricordiamo sempre pronto ad accogliere chiunque e ad ascoltarlo in quella stanzetta del Convento. Veramente grande è stato il suo Servizio Sacerdotale; ma anche preziosa la sua presenza per la nostra Comunità, per tutti i consigli saggi, pieni di Spirito Santo.

E come non ricordare quante volte, il martedì durante l'incontro di preghiera settimanale o in occasione dei nostri Raduni, ci ha dato la parte più bella... la Parola di Dio... Era esemplare nell'annunciare il Vangelo!

Molto schietto, molto preciso, anche deciso, fermo e, senza indugio, ci diceva che cosa si sarebbe dovuto fare per convertirci, per accrescere la nostra FEDE: pregate e fatevi santi. Custodiamo nel cuore una delle sue ultime esortazioni in tal senso.

Il Signore l'ha voluto vicino a sé, vicino a tutti i Santi, al Suo amato Fra Nicola e vicino alla sorellina Simona.

Ringraziamo il Signore per avercelo donato in tutti questi anni e preghiamo perché possiamo sempre avere dinanzi la grande lezione di vita che ci ha donato.

Raffaello, dettaglio di angeli, 1513-1514, Gemäldegalerie, Dresden

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Biografia

Nasce ad Iglesias l'8 Luglio 1927.

Frequentò prima il Seminario Diocesano di Iglesias e poi entrò in Convento.

Il 10 luglio 1951 fece la Professione Solenne quindi continuò i suoi studi filosofici e classici a Oristano, poi gli Studi Teologici a Sassari.

Fu ordinato sacerdote a Cagliari il 3 luglio 1955 (nella Basilica di Bonaria dall'Arcivescovo mons. Paolo Botto).

Poi cominciò il suo apostolato occupando tanti uffici in tanti luoghi da Laconi dove fece il vice-parroco fu mandato ad Iglesias poi a Sassari a Mores.

Nel 1966 fu incaricato di quell'ufficio che lui amava con particolare sentimento con particolare intensità, quello di vice-postulare della causa di beatificazione dell'allora Servo di Dio Fra Nicola da Gesturi per la cui beatificazione tanto si adoperò.

Fu poi a Cagliari. Nel 1971 fu mandato Guardiano a Sanluri dove fu anche Direttore del Seminario intanto era anche Direttore della rivista Voce Serafica.

Poi ancora a Sanluri, da Sanluri poi fu inviato qui a Cagliari incaricato del servizio del Santuario (dove è stato anche esorcista diocesano) e qui rimase fino al giorno della sua morte, proprio alla vigilia della sua festa onomastica.