Risplenda la vostra luce davanti a tutti gli uomini
Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 20 gennaio 2002
Il 20 gennaio si è riunita la Comunità Primavera del Rinnovamento Carismatico Cattolico che ha ospitato i relatori Padre Ruggero Lotto, il prof. Gabriele De Andreis e graditissima è stata la presenza di Mons. Gianni Spiga, Vicario Generale della Diocesi di Cagliari. Tema della giornata: Risplenda la vostra luce davanti a tutti gli uomini
(Matteo 5,16).
La giornata di preghiera ha avuto inizio alle ore 8,30 con l'arrivo di numerosi fedeli venuti da varie zone della Sardegna, sebbene l'incontro fosse per gli animatori dei gruppi e i membri della Comunità. La corale ha provveduto ad accogliere i partecipanti con festosi e gioiosi canti, che hanno introdotto tutti nel clima di preghiera di lode e adorazione al Signore, predisponendo il cuore dei presenti all'ascolto della Parola di Dio. Giuliano prima di presentare il Vicario Generale Mons. Gianni Spiga ha ringraziato pubblicamente sia Mons. Spiga che l'Arcivescovo Mons. Alberti per i preziosi consigli pastorali che continuamente offrono alla Comunità.
Mons. Spiga, da parte sua, ha voluto ringraziare i Responsabili per l'invito a prendere parte, per alcuni momenti, alla giornata, soprattutto nel contesto della settimana per l'Unità dei Cristiani. Ha espressamente detto che per lui è davvero edificante partecipare alla vita di una Comunità non certamente triste e pessimista, ma gioiosa ed entusiasta di avere nel cuore Cristo.
Prendendo spunto dal tema del Convegno, ha affermato che il cristiano è luce e, proprio per questo, è portatore di speranza. Ha poi proseguito citando la parola di S. Paolo, dove l'apostolo esorta gli abitanti di Tessalonica a vivere nella gioia: Non dovete essere tristi come quelli che non hanno speranza
(1 Tessalonicesi 4). Il servizio della speranza è il massimo dei servizi che si può rendere alla Comunità, la speranza diventa la grande sfida dei cristiani nella società dei consumi. La Chiesa non può tacere! Dobbiamo evidenziare le ragioni della testimonianza non tanto attraverso ciò che diciamo, ma con quello che facciamo. La testimonianza dei singoli, ma soprattutto della collettività, si fa con le opere. Siamo capaci di fare l'apologia della speranza di cui siamo portatori? Si è uomini di speranza, se si è uomini liberi e distaccati. Sei in grado di mettere nelle mani di Dio le tue ricchezze generali? Dove è il tuo tesoro, là è anche il tuo cuore. ogni accanimento fuori misura, colloca il cristiano sul piano degli altri che non hanno speranza. Il cristiano si presenta come un'eccezione perché è in possesso di una qualità che gli altri non hanno: la Speranza con la S
maiuscola. La Speranza dei cristiani viene dall'Assoluto e costituisce il bisogno segreto e urgente dell'uomo di oggi.
Mons. Spiga ha proseguito citando l'Apostolo Paolo: si è portatori di speranza solo se si è portatori di gioia, perciò siate lieti nella speranza
! Con questo augurio ha concluso il suo intervento esortando tutti ad essere portatori di luce, speranza, gioia e amore.
Dopo alcuni canti meditativi proposti dalla corale, ha preso la parola Padre Ruggero Lotto, il quale ha rivolto una preghiera a Gesù, Via, Verità, Vita, Luce, nostro Salvatore fuori dal quale non vi è salvezza. Ha affermato che ognuno di noi è immagine e somiglianza di Dio, che è Padre, e da Lui viene tutto il mistero che si è reso visibile con la venuta di Gesù. Questo Padre ha voluto scomodarsi e dire al Figlio: Vai a trovare gli uomini che ho creato e che non sono stati contenti
. Il Padre ci ha tanto amato che ha voluto mandare Suo Figlio per assumere la nostra povera carne. E' nato povero, è vissuto povero, è morto povero, perché potessimo avere la ricchezza del Suo amore, della Sua grazia, santità e misericordia, e vivere la pienezza nella nostra carne, nel nostro spirito, affinché fossimo figli di Dio. E' la filiazione divina che ci fa santi, quella che toglie da noi la zavorra della nostra umanità.
Nella persona di Cristo c'è stata la riconciliazione tra Dio e l'umanità. Con il battesimo, ha proseguito P. Lotto, anche noi abbiamo avuto la filiazione divina in Gesù. E' importante, perciò, fare in modo che questa vita divina sia presente nella nostra vita umana, perché risplenda in noi l'uomo nuovo che è Gesù: dobbiamo fare in modo che Cristo si incarni nella nostra vita. Per fare ciò, ha esortato P. Lotto, dobbiamo ascoltare la parola di Gesù: Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino
.
Noi dobbiamo cambiare mentalità e credere al Vangelo di Gesù che ci parla. Tutto ciò che Gesù ha fatto e detto, deve essere fatto e detto in ciascuno di noi. E' tempo di fare esperienza di Gesù. Se non c'è questo incontro diretto, tutto diventa fantasia. Siamo figli del Figlio, abbiamo lo stesso flusso della grazia, siamo illuminati dalla stessa luce, vivificati dallo stesso amore e, perciò, dobbiamo somigliarGli in tutto. Risplenda la vostra luce davanti a tutti gli uomini
. Credete questo?
P. Ruggero ha concluso il suo intervento parlando della nostra Simona, stupefatto e commosso per la sua testimonianza: in mezzo a voi c'è stata una persona che non avete conosciuto, Simona... Gesù non ha voluto fare l'eroe, ma ha vissuto nell'umiltà, nella semplicità e, così pure, questo fiore, Simona: le anime piccole si assomigliano perché hanno lo stile di Gesù. Al di là di tutti i giudizi che possiamo dare, ciò che importa è l'esempio. Da Simona sprigiona la vera luce di Gesù. Lei ha concluso la sua vita in breve tempo, ma in quel poco ha saputo essere Gesù, amore dello Spirito Santo.
Infine, Padre Ruggero, racchiudendo in una sola le nostre preghiere, ha pregato così: Grazie Signore per il dono di Simona! Lode a Te, Signore, perché hai voluto porre in Simona grazia su grazia! Lode a Te, Padre, perché in lei hai voluto rendere visibile il volto del Tuo Figlio. Lode a Te, Gesù, perché in Simona hai voluto rinnovare il sacrificio della croce. Lode a Te, Spirito Santo, perché in lei hai sovrabbondato con i tuoi doni!
Al termine della mattinata, quando tutti i presenti lasciavano intravedere la commozione di chi ha incontrato personalmente Gesù, ha preso la parola Gabriele De Andreis il quale, partendo dal tema del Convegno, ha ricordato che, poche righe prima, Gesù afferma: Voi siete la luce del mondo
. Il voi
è rivolto ai discepoli, cioè a coloro che accolgono la parola del Maestro e accolgono la Verità che viene da Cristo. Non è sufficiente essere figli dello stesso Padre per essere portatori di luce nel mondo: è necessario essere discepoli di Gesù, cioè incarnare in sé la parola di Gesù e testimoniarla con le opere. S. Paolo ci dice che, in Cristo, tutti noi diventiamo figli del Figlio, vivendo la nostra realtà personale, senza rinunciarvi. Ciascuno, pur rimanendo se stesso, diventa Cristo. Voi siete la luce del mondo! Gesù anticipa ciò che vuole fare di ogni discepolo: io morirò per te, io effonderò il mio Spirito per te e tu sarai in me. Rimane una comunione intima, reale. Ciascuno di noi è chiamato a diventare Cristo, in Cristo. Chi è in Cristo è luce del mondo!
Ha poi concluso esortando tutti a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo facendo proprie le parole dell'apostolo Paolo: Tutti coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio
. Lo Spirito Santo viene il giorno di Pentecoste, pone la sua dimora nel cuore di ogni discepolo ed avviene la trasformazione. In quel momento i discepoli diventano luce del mondo. Nel loro cuore è presente l'unico Spirito, tanto è vero che, immediatamente, escono e proclamano la Parola di Dio in tutte le lingue. Pietro fa un discorso memorabile, pieno di luce, potenza e sapienza: si convertono 3000 persone che vengono battezzate e che diventano figli di Dio, luce del mondo. Se sei discepolo di Cristo, devi testimoniare con tutto te stesso l'amore, la speranza, la carità: tutte virtù che diventano visibili, come dice la Scrittura affinché vedano le vostre opere
. La nostra vocazione è quella di essere perfetti come il Padre, e questo è possibile solo con l'aiuto dello Spirito Santo. è lo Spirito Santo che ci permette di vivere in comunione con il Padre e con il Figlio.
Nel pomeriggio l'incontro è ripreso con la recita del Santo Rosario animato dai giovani, al quale è seguito un momento di lode corale che ha visto una grande e gioiosa partecipazione dei convenuti. A lode e Gloria di Dio!
E' stata data la parola a P. Lotto che ha presentato la sua seconda catechesi incentrata sulla necessità di essere una cosa sola in Cristo, eliminando tutti gli ostacoli che impediscono l'unità della Chiesa e che hanno la radice in noi stessi. C'è bisogno sempre e soltanto di seguire docilmente lo Spirito, c'è bisogno di questa grazia divina che, per mezzo di Gesù, è venuta a glorificare la Chiesa, affinché ci sia una visione del bene, che non è il mio ma di tutti, perché è Dio che deve regnare in una comunità. Se noi poniamo ostacoli, facciamo sì che questa luce si spenga e, quando la luce si affievolisce, il male si insinua nelle comunità. Allora, per essere una cosa sola, che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo togliere ogni pensiero di divisione, di rancore, odio, gelosia, tutti ostacoli che spengono la luce e portano le tenebre. Stasera il nostro compito è quello di purificare i nostri pensieri affinché abbiamo un unico scopo: amare, conoscere e servire Cristo! Per essere luce, dobbiamo amarci gli uni gli altri come Gesù ci ha amati. Ha poi affermato la necessità di vivere le beatitudini evangeliche e di trovare la nostra pace nella volontà del Padre, testimoniando la fede con coraggio e perseveranza.
Nella sua seconda relazione, Gabriele De Andreis ha affermato che con il battesimo siamo stati generati alla vita divina, evidenziando la necessità di rinnovare il nostro si
al Padre, ad imitazione di Maria. La grandezza del sì di Maria sta infatti nel suo perpetuarsi in un sì
sempre più grande. Dobbiamo dire sì a Gesù che è in noi, allo Spirito Santo, che ci vuole guidare nella via stretta. I figli di Dio crescono nelle avversità che, comunque, sono sempre proporzionate alle loro forze spirituali. Non scandalizziamoci delle prove, anzi, comprendiamo che servono per il cammino dei figli di Dio e, se siamo figli di Dio, lo Spirito Santo ci darà la forza. Gabriele ha esortato tutti a non scoraggiarsi: le tante prove e le tentazioni servono per tenerci più vicini a Dio. La nostra mente deve spogliarsi della sapienza umana per essere riempita della sapienza di Cristo. Affrontiamo queste prove con le tre armi: quella della fede, della speranza e della carità, virtù divine (teologali). Fede è credere nella rivelazione. Speranza è fiducia nell'intervento di Dio. Carità è l'amore di Dio, è la capacità di amare. Ciascuno di noi deve essere Gesù, e lo deve diventare per la gloria di Gesù e del Padre.
L'incontro si è concluso con la celebrazione della Santa Messa, degna cornice di una giornata ricca di insegnamenti che hanno nutrito la nostra fede e arricchito il nostro spirito. Nella sua omelia, P. Ruggero Lotto ha invitato i presenti a scrollarsi di dosso tutto quello che impedisce di seguire il Maestro: beni, privilegi, eminenze, rispetto, onori umani, volontà di potenza, desiderio di essere preminenti. Seguite Cristo Gesù, non portando né sacco né bisaccia, ma solo il vostro cuore innamorato, vivificato dalla grazia di Gesù, dalla predilezione di chi ha avuto grazia su grazia. è necessario che ci fidiamo totalmente di Lui: le Sue promesse non sono parole vane. è questa la nostra vocazione sapendo che, scegliendo Lui, avremo il centuplo, ma anche le persecuzioni. Ci ha consolati P. Ruggero, affermando che siamo figli della grande speranza, siamo tutti per Dio. In Lui viviamo, ma il nostro essere in Dio deve trasformarsi nella vita in Lui, perché Lui sia me
in una simbiosi vitale per avere la vita eterna. Siamo in cammino, ma nella fede viviamo già la vita di Dio.
La giornata è sembrata trascorrere troppo velocemente tanto è vero che, alla sua conclusione, è rimasto in noi il desiderio di proseguire e di perpetuare la comunione spirituale che accomunava tutti i presenti. Desideriamo davvero ringraziare il Padre Celeste per questa opportunità di crescita che ha voluto proporci. Lo ringraziamo perché la Sua presenza è stata davvero palpabile e l'abbiamo respirata. Grazie Padre perché quando siamo con Te, tutto il resto non conta. Affidiamo a Te, Spirito Santo, il nostro desiderio di comunione con il Padre, in Cristo, verso ogni fratello che incontriamo, al quale ci inviti a portare il lieto annuncio.