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Ti ho amato di amore eterno

Convegno di Lode ed Evangelizzazione del 29 Gennaio 2017

Domenica 29 Gennaio 2017 abbiamo avuto la gioia di meditare la Parola di Dio “Ti ho amato di amore eterno” (Ger 31,3), in occasione di una Giornata Comunitaria che ha avuto quali Ospiti e Relatori il laico Kalì Musangu e Padre Arcangelo Atzei. Ognuno dei convenuti si è lasciato coinvolgere dai canti di accoglienza e di lode eseguiti dalla corale e dalla preghiera comunitaria di ringraziamento e di benedizione al Signore predisponendo il proprio cuore, così, all’avvolgente amore di Dio. La prima relazione è stata svolta da Kalì Musangu che, nel soffermarsi sul tema “Signore, tu mi scruti e mi conosci… Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre…” (Sal 139,1.13), si è così espresso: Tutto ciò che Dio ha creato è perfetto e l’alito di vita che Lui ha soffiato su di noi nella creazione ci ha modellati a Sua immagine.

Preghiera di lode

Il nostro respiro viene da Dio, perché Lui è Buono. Egli, l'Onnipotente, conosce tutti i nostri pensieri e, prima ancora che noi apriamo la bocca, già sa di che cosa abbiamo bisogno e provvede a noi, perché siamo preziosi ai Suoi occhi. Nonostante la miseria che c'è dentro di noi, il Signore ci ama sempre. Perché allora non dobbiamo avere fiducia in Lui? Il nostro principale problema sta nel fatto che non conosciamo chi siamo realmente! Siamo figli di Dio! Quale grandezza! Lui è mio Padre e io sono figlio di Dio! E per questo siamo ricchi di Cristo! In Gesù c'era tutta la pienezza di Dio e, se noi siamo in Cristo, c’è anche in noi tutta la pienezza di Dio. Così pure in noi c’è lo Spirito di Dio, lo stesso Spirito Santo che ha dato la vita a Gesù e per mezzo del quale Egli operava guarigioni.

Kalì Musangu

Con la potenza dello Spirito Santo, infatti, oltre a sperimentare una gioia traboccante, possiamo cambiare la grigia atmosfera che ci sta attorno e portare ai fratelli la guarigione di Cristo, perché abbiamo in noi tutta la farmacia di Dio! Abbiamo ricevuto l’autorità in nome di Gesù per operare con la potenza dello Spirito Santo e portare la luce vera. Cercate perciò di essere ricolmi dello Spirito e, se ne avete bisogno, fate le “flebo” di Spirito Santo, perché Lui ci permette di vedere le cose come Dio le vede. Lasciatevi ammaestrare dalla Parola che Dio rivolge oggi ad ognuno di noi “Ti ho amato di amore eterno”: questa affermazione contiene tutta la Cristoterapia di Dio. La Parola di Dio, infatti, dà la vita e guarisce. Egli è l’Amore e ci ama e, dinanzi a questo amore non abbiamo motivi per soffrire di depressione o di tristezza, anzi, potremmo evitare tanti disturbi se vivessimo davvero dell’amore di Dio e secondo la Sua Parola. Quando avete qualsiasi problema non dimenticate l'amore di Dio, invocateLo, perché il Padre Celeste ascolta la preghiera dei propri figli fatta con fiducia. Se impariamo ad amare e in noi regna l’amore di Dio, Egli opererà in modo meraviglioso tra noi, perché nell’amore e nel perdono vicendevole si manifesta la gloria di Dio!

E’ poi intervenuto Padre Arcangelo Atzei che ha svolto il tema “Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza” (Is 12,2), introducendo l’argomento con queste parole: Davanti ad una frase così bella, e i Salmi ce ne riportano tantissime altrettanto stupende, comprendiamo che Dio ci salva innestandosi nella nostra esistenza. Fratelli, siamo convinti che Dio ci ama? Spesso ragioniamo con Dio come usiamo fare con le persone umane che abbiamo attorno e non concepiamo che Dio possa continuare ad amarci nonostante noi Lo offendiamo.

Padre Arcangelo Atzei

La salvezza comincia con gli albori della storia biblica, quella della nascita dell'uomo. Al centro del giardino della creazione c'era l’albero della conoscenza del bene e del male. Quell’albero sei tu, è la tua coscienza, è attraverso di essa che conosci il bene ed il male. Vuoi la vita? Scegli il bene! Questo è l'urlo cosmico di Dio. La Misericordia di Dio si è manifestata progressivamente in tutto il corso dell’Antico Testamento, e ha raggiunto la pienezza della salvezza nel Nuovo Testamento con la venuta di Gesù, il cui nome vuol dire “Dio Salva”. Gesù, infatti, è stato mandato da Dio perché avessimo la salvezza. Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio, perché chi crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna, ovvero la salvezza. Ritieni forse che per salvarti tu debba condurre una vita straordinaria? No, nel Vangelo leggiamo che molto spesso Gesù risponde alla richiesta di aiuto con la frase: “La tua fede ti ha salvato!” Figliolo, se la grazia non ce l'hai, fai un sincero atto di conversione e accostati al Sacramento della Riconciliazione, attraverso il quale la Chiesa continua l’azione misericordiosa di Dio.

Caro fratello, coraggio, fidati, se consegni tutto a Dio, sarà Lui a darti quell'amore vero per amarle tua moglie sul serio, anche quando ti ha offeso. Dio è solo Misericordia e le tenta tutte per salvarci, perché nulla vada perduto. Dio c'è anche qui vicino a te e ti accompagna sempre nella vita. Padre Arcangelo ha voluto presentare un’icona: Simona. Simona è stata una di voi e solo quando una persona non c'è più si riesce a valorizzarla a dovere. Leggendo i suoi scritti ci si accorge che non era diversa da noi: era proprio una persona che sapeva affrontate il quotidiano e respirare l'amore di Dio. Non voleva essere considerata una persona fuori dal comune… attraverso i suoi canti che elevava al cielo e specialmente durante le prove fisiche, sapeva trasformare il giorno comune in giorno di festa. Simona si è distinta nel fidarsi, nell’affidarsi a Dio e nel confidare in Lui. Sei il Dio della mia salvezza! Diceva Simona. Il Signore era la sua forza e la sua gioia quotidiana. Simona cantava: “Mia forza e mio canto è il Signore!”, allora chiediamole: Simona intercedi sempre per noi perché siamo i tuoi amici. E’ seguito un lungo ed accorato applauso da parte dell’assemblea, che si è poi unita volentieri alla corale nell’elevare al Signore un canto composto da Simona.

Nel pomeriggio, dopo la recita del Santo Rosario e alcuni canti di lode e di esultanza, ha preso la parola Giuliano Monaco, Presidente della Comunità, per esprimere una breve riflessione. Il Signore conosce tutta la nostra vita e ha cura di noi giorno per giorno, ha asserito. Egli si ripete nell’amore, non per essere noioso nei nostri confronti, ma perché noi siamo smemorati e vuole ricordarci che ci ama e che siamo Suoi figli prediletti. Questa è la realtà della Parola che ci conduce in questa giornata: Dio ci ama di un amore eterno, e continuerà a farlo, anche se l'umanità persisterà nel rifiutare il Suo amore.

Giuliano Monaco

Egli è innamorato dei propri figli, molto di più di quanto lo siano le mamme di questa terra. Riflettevo sulla catechesi di Kalì, ha proseguito Giuliano, e pensavo a come il Signore lavora nella nostra vita, dal concepimento in poi, ora dopo ora fa in modo che ciò che prima non esisteva pian piano prenda forma… Ciascuno di noi è un capolavoro del Creatore, sempre che ci manteniamo nella grazia di Dio. Il Signore ci ha tessuto con amore! Sì, proprio come le nostre mamme e nonne davano forma ad un maglione con i ferri e la lana, così il Signore ha fatto con noi, ma non lo ha fatto solo nella nostra Comunità. Ci ha anche dato l’intelligenza, la ragione e il Suo Spirito, e in più la coscienza, che dobbiamo ascoltare. Attraverso di essa abbiamo la possibilità di ricevere il discernimento quale dono spirituale, ma questo è possibile soltanto se restiamo in ascolto dello Spirito Santo. Infatti, spesso nella nostra mente sperimentiamo un po' di confusione, certamente procurata dall’eterno molestatore per confonderci ed indurci in errore e, così, non siamo in grado di distinguere la voce di chi parla, come avviene quando due stazioni radio si sovrappongono.

Giuliano Monaco

Per questo motivo occorre la preghiera, affinché riusciamo ad ascoltare un solo spirito, lo Spirito Santo. Dobbiamo abbandonarci all'azione dello Spirito Santo facendoci guidare da Lui, per andare dove Dio vuole che noi andiamo. Padre Arcangelo ci ha parlato di Dio che è la nostra salvezza e per questo non dobbiamo mai temere. Se anche il peccato può averci fatto allontanare da Dio, Egli però continua ad amarci. Gesù ci ha liberati, salvati e redenti per mezzo del Suo sangue, inchiodando tutti i peccati di sempre. Tale salvezza ci viene proposta in quanto il Signore ci lascia liberi di accoglierla ed accettarla e, una volta abbracciata, siamo invitati ad annunciarla a tutti coloro che ripongono le proprie sicurezze nel mondo, anziché in Dio. Continuiamo perciò ad invocare Gesù ed avremo la salvezza per noi e le nostre famiglie.

E’ stato poi il momento di Kalì che ha ripreso la parola per approfondire il tema: “Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto” (Salmo 145,9-21) C’è qualcuno di voi che non è mai caduto nella sua vita? C’è qualcuno che non ha mai tremato o vacillato? Quando uno non mangia, comincia a vacillare, e così quando non riceviamo cibo spirituale, cominciamo a vacillare. Pensiamo a coloro che non amano e perciò non si nutrono della Grazia di Dio… la loro vita è debole e traballante. Ma Buono è il Signore verso tutti ... Se Dio dovesse immediatamente adirarsi nei confronti di tutti coloro che Lo offendono con il proprio peccato, che ne sarebbe di noi?

Kalì Musangu

Ma noi abbiamo la certezza che, se ritorniamo a Lui pentiti, Egli non guarda più ai nostri sbagli e dimentica i nostri peccati. Ricordate il Padre della parabola del figliol prodigo? Talvolta le situazioni della vita ci portano a cadere nello scoraggiamento. Ma lo sbaglio che commettiamo quando abbiamo un problema è quello di dare troppa importanza al male, piuttosto che confidare nell’amore di Dio che può risollevarci in ogni istante. Dio è sensibile alle tue difficoltà e ai tuoi problemi, non temere! Ce lo ha manifestato più volte anche Gesù quando ha pianto per Gerusalemme nel momento in cui il popolo che amava non Gli aveva prestato ascolto, oppure quando ha pianto in occasione della morte dell'amico Lazzaro. Nello stesso modo, Gesù è sensibile di fronte ai nostri problemi. Fate l'esperienza della fiducia in Dio, non dovete temere. Fidatevi del Signore, perché Lui rialza e sostiene quanti Lo invocano con fede sincera. Dio è Buono! Eterna è la Sua Misericordia!

Kalì ha poi condotto la preghiera di guarigione e, accompagnato dalla corale con l’arpeggio della chitarra e le melodie della tastiera, ha continuato ad esortare i presenti a manifestare un abbandono più totale nell’Amore di Dio. Ha invocato con fede la potenza dello Spirito Santo affinché donasse consolazione ai cuori affranti e sollievo ai corpi affaticati e malati e la Grazia di Dio ha agito con abbondanza tra i presenti.

La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Padre Ignazio Melis, il Consigliere Spirituale della Comunità, il quale nella sua Omelia ha esposto alcune riflessioni sul brano del Vangelo che è stato proclamato. Attraverso le Beatitudini Gesù espone una vera e propria rivoluzione: sposta l'ottica dal piano razionale a quello soprannaturale e ci invita a guardare le cose materiali con l'occhio di Dio valutandole secondo il Suo metro.

Celebrazione Eucaristica

Qui più che mai è in gioco la fede, perché l'invito di Gesù ad andare contro corrente è un invito a fidarci di Lui, perché Lui sa che cosa sia meglio per noi. Al termine della Santa Messa era tangibile nei volti luminosi dei convenuti la consapevolezza di essere stati pervasi dall’eterno amore di Dio, sostegno sicuro tra le incertezze e le difficoltà quotidiane.

L'Incontro di Preghiera Settimanale

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